top of page
Elitaly logo transparent.png

Ritratto di Elisabetta Gonzaga, duchessa di Urbino

Uffizi, Florence

Il "Ritratto di Elisabetta Gonzaga, duchessa di Urbino" è una delle opere più celebri di Raffaello Sanzio, realizzata intorno al 1504-1505. Questo ritratto è considerato un capolavoro della ritrattistica rinascimentale e riflette il talento di Raffaello nel rappresentare la nobiltà con grande eleganza, realismo e raffinatezza. L’opera si distingue per il suo equilibrio tra idealizzazione e realismo, mostrando non solo la bellezza esteriore della nobildonna, ma anche un'intensa profondità psicologica.


Elisabetta Gonzaga (1471–1526) era una figura di grande importanza nel panorama politico e culturale dell'Italia del Rinascimento. Nata nella potente famiglia dei Gonzaga di Mantova, divenne duchessa di Urbino sposando Francesco Maria della Rovere, duca di Urbino. Elisabetta era una donna molto colta e influente, con un forte impegno nella cultura e nelle arti. La sua corte a Urbino era uno dei centri culturali più vivaci del Rinascimento, dove si riunivano poeti, filosofi e artisti. La sua figura fu associata a un ideale di nobiltà virtuosa, intelligenza e raffinatezza.

Il ritratto di Elisabetta fu probabilmente commissionato per celebrare la sua nobiltà e la sua virtuosità, ma anche per comunicare visivamente la sua eleganza e il suo status all'interno delle corti italiane. Raffaello, che in quel periodo era al culmine della sua carriera a Roma, fu scelto per la sua capacità di conferire alle sue figure un’aria di nobile dignità, ma anche una sensibilità psicologica che andava oltre la mera rappresentazione fisica.


Il ritratto rappresenta Elisabetta Gonzaga in un’immagine che rispecchia il gusto raffinato e la sobrietà della corte rinascimentale, ma che al contempo trasmette una forte umanità e realismo.

1. Posa e Composizione
Elisabetta è ritratta in una posa frontale, seduta su una sedia o poltrona con uno sfondo neutro e sobrio che non distoglie l'attenzione dalla figura centrale. La sua postura è elegante e composta, con la testa leggermente inclinata e lo sguardo diretto verso l’osservatore, creando una connessione immediata e quasi intima. La sua posizione, pur essendo composta e dignitosa, suggerisce anche una naturalità e una fluidità che sono tipiche dello stile di Raffaello.

Il movimento del corpo è dolce, ma comunque definito. La sua mano destra, che è elegantemente posata su una superficie, suggerisce una discrezione che contrasta con il dinamismo delle composizioni precedenti di ritratti rinascimentali. L’altro braccio, posato delicatamente sul fianco, non è teso, ma rimane in una posizione che esprime eleganza senza ostentazione.

2. Il Viso e l'Espressione
Il volto di Elisabetta è uno dei punti centrali del ritratto. Raffaello la rappresenta con un viso molto sereno, con una leggera espressione pensierosa ma al tempo stesso dignitosa. L'uso della luce sul viso è delicato e raffinato: la luminosità che illumina il volto e le mani è armoniosamente bilanciata dalle ombre che modellano i tratti, creando una morbidezza quasi ideale.

La bellezza di Elisabetta viene sottolineata dalla sua pelle chiara e dalla sua bocca sottile, ma anche dalla disposizione dei suoi capelli. La sua chioma è raccolta in un’acconciatura sobria, ma elegante, che include dei riccioli ben definiti, un dettaglio che rimanda alla cura della sua immagine pubblica. Il suo viso appare sereno, ma con una leggera dolcezza negli occhi che suggerisce una personalità riflessiva, introversa, ma di grande intelligenza.

3. Abbigliamento e Accessori
Elisabetta indossa un abito elegante, tipico della nobiltà rinascimentale, realizzato in broccato scuro con una raffinata lavorazione. L'abito è decorato con una bordura dorata che crea una leggera luminosità, ma l'insieme rimane sobrio e non ostentato, riflettendo la sobrietà e il buon gusto che erano apprezzati nelle corti rinascimentali.

Un altro elemento interessante sono gli accessori. Elisabetta indossa una collana e orecchini che evidenziano il suo status, ma senza mai risultare eccessivi. Questi dettagli sono resi con la consueta maestria di Raffaello, che riesce a far emergere il lusso senza cadere nell'ostentazione.

Inoltre, il mantello scuro che avvolge le sue spalle non solo contribuisce alla nobiltà e alla dignità della figura, ma aggiunge anche un contrasto di colori con il viso luminoso, creando un'armonia che sottolinea la centralità della figura.

4. Sfondo e Simbolismo
Lo sfondo del ritratto è piuttosto semplice e privo di dettagli che potrebbero distrarre dall'immagine centrale. Raffaello ha scelto un sfondo neutro, ma comunque luminoso, che aiuta a isolare la figura di Elisabetta e a concentrarsi sulla sua espressione e postura. L'uso di questo sfondo monocromo e senza elementi scenici suggerisce che l'attenzione debba rimanere sull'individuo, sulla sua personalità e sul suo status piuttosto che sul contesto esterno.

Il ritratto non è solo una rappresentazione fisica, ma è anche intriso di un forte simbolismo legato alla nobiltà e al potere. La nobiltà della donna non è solo espressa dai suoi vestiti e accessori, ma anche dalla sua postura regale e dal suo atteggiamento dignitoso.

5. Tecnica e Stile
Raffaello è noto per la sua capacità di unire il realismo alla bellezza ideale. In questo ritratto, l'artista utilizza una tecnica a tempera che conferisce una resa morbida e liscia ai tratti del volto e ai tessuti dell'abito. La luminosità della pelle e dei capelli di Elisabetta è resa con sfumature sottili, che danno una sensazione di vitalità e di profondità.

La resa realistica dei dettagli, come le mani delicate e il volto sereno, è tipica dello stile di Raffaello, che coniuga l'attenzione al vero con l'ideale rinascimentale. Raffaello si distacca da un'idealizzazione eccessiva delle figure, come quella presente in alcuni ritratti di epoche precedenti, e crea un’immagine più umana e concreta, pur mantenendo il fascino della nobiltà.

6. Psicologia e Carattere
Il ritratto di Elisabetta Gonzaga è molto più che una semplice rappresentazione fisica della nobildonna: è un’intensa rappresentazione psicologica. Il suo sguardo sereno, ma pensieroso, e la dignità con cui è raffigurata suggeriscono una figura di grande intelligenza e forza interiore. La scelta di Raffaello di non sovraccaricare l'immagine con dettagli superflui, ma di concentrarsi sulla purezza del volto e della postura, indica un approccio che mette in risalto l'umanità della donna, e la sua raffinatezza mentale e spirituale.


Il "Ritratto di Elisabetta Gonzaga" di Raffaello Sanzio è uno dei migliori esempi di ritrattistica rinascimentale. Attraverso una composizione equilibrata, una resa impeccabile dei dettagli e una psicologia ricca e profonda, Raffaello riesce a rendere Elisabetta una figura non solo di grande bellezza, ma anche di saggezza e nobiltà interiore. La sua abilità nel combinare il realismo e l’idealizzazione si manifesta in ogni dettaglio dell'opera, che ancora oggi rappresenta un capolavoro assoluto della pittura rinascimentale.

bottom of page