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La pietà

Musei Vaticani, Città del Vaticano

La Pietà di Michelangelo Buonarroti, realizzata tra il 1498 e il 1499, è una delle sculture più celebri e significative dell'arte rinascimentale, nonché una delle opere più iconiche della Vatican City. La scultura, in marmo, è conservata nella Basilica di San Pietro a Roma, precisamente nella Cappella della Pietà, ed è considerata una delle creazioni più straordinarie dell'artista fiorentino, che non solo ha saputo dare vita al marmo, ma ha anche infuso in essa una carica emotiva e spirituale unica.

1.
La Pietà fu commissionata da Jean de Billheres, cardinale francese e ambasciatore del re di Francia presso la corte papale, nel 1497. Il cardinale voleva una scultura che rappresentasse la Vergine Maria che tiene in braccio il corpo di Cristo morto, una composizione che all'epoca era un tema ricorrente nell'arte cristiana, ma che Michelangelo trattò con un'interpretazione assolutamente originale.

La scultura venne completata nel 1499 e subito attirò l'attenzione per la sua perfezione tecnica, l'armonia compositiva e l'intensità emotiva. La Pietà si inserisce in un periodo in cui Michelangelo stava affermando la sua maestria come scultore e artista di grande innovazione.

2.
La Pietà è una scultura che mostra la Vergine Maria che tiene nel suo grembo il corpo senza vita di Gesù Cristo. La composizione è dominata da un'incredibile armonia e equilibrio: la Vergine, con il volto sereno e solenne, appare in un atteggiamento di tristezza profonda, ma senza esibire alcuna rabbia o dolore estremo. La sua postura è rigida ma delicata, quasi ideale, e trasmette una grandezza silenziosa, come se il suo dolore fosse contenuto da una forza divina e imperturbabile.

La Vergine Maria
Maria è rappresentata come una giovane donna di grande bellezza e idealizzazione. Michelangelo la scolpisce con linee morbide e fluide, senza trascurare la grandezza spirituale e l’intensità interiore del suo ruolo. Maria non è una figura anziana, come spesso accade in altre rappresentazioni della pietà, ma è una donna che sembra essere nel fiore della sua giovinezza, con il viso sereno e privo di tracce evidenti di sofferenza fisica.
Il corpo di Maria è modellato con una perfezione anatomica incredibile: il suo mantello che la avvolge appare morbido e realistico, con le pieghe che scivolano con naturalezza e grazia. L'attenzione ai dettagli, come le mani sottili e perfette, le pieghe del mantello e il viso delicatamente scolpito, è un chiaro esempio della maestria di Michelangelo nel rendere la bellezza ideale.
Maria tiene il corpo di Cristo sulle sue gambe in un gesto di estrema umanità, ma al contempo divina serenità, che sembra suggerire che, nonostante il dolore per la morte del Figlio, essa rimane salda nella sua fede e accetta il destino.
Gesù Cristo
Gesù, in contrapposizione alla figura serena della Vergine, è rappresentato con un corpo ormai senza vita. La sua figura è scolpita con una realistica muscolatura e con un'espressione di profonda sofferenza, ma priva di connotazioni di angoscia o di brutalità. Michelangelo evita qualsiasi esagerazione nel mostrare il dolore fisico di Cristo, concentrandosi invece sulla sublimità della sua morte come sacrificio divino.
Il corpo di Cristo è leggermente inclinato verso il basso, ma si appoggia con grande eleganza e serenità sulle ginocchia della madre. Il movimento morbido delle braccia di Cristo e il suo viso, che ha un'espressione di pace e rassegnazione, esprimono la sua morte come un atto di redenzione, non un sofferenza senza fine.
La perfezione anatomica di Cristo è ancora una volta una caratteristica distintiva dell’opera di Michelangelo, che, come in altre sue sculture, ha studiato meticolosamente i corpi umani per rendere ogni dettaglio perfettamente realistico, ma sempre con un tocco ideale.

3. Composizione e Simmetria
Una delle caratteristiche più sorprendenti della Pietà è la sua straordinaria composizione e simmetria. La scultura è una composizione triangolare che armonizza perfettamente le figure di Maria e di Cristo. Il corpo di Cristo si distende orizzontalmente, mentre Maria è rappresentata in una posizione quasi verticale, creando così un gioco di linee che contribuiscono alla sensazione di equilibrio e di serenità.

L'elemento centrale è la madre, la cui posizione verticale e l'orientamento del suo corpo formano la colonna portante dell'intera composizione. Cristo giace tra le sue gambe, ma la sua
figura e la sua posizione orizzontale contrastano dolcemente con la sua postura, come se la scultura stessa fosse sospesa in una sorta di equilibrio tra vita e morte.

4. Tecnica e Dettagli
La tecnica scultorea di Michelangelo in questa opera è straordinaria. La sua abilità nell'intagliare il marmo per creare pieghe delicate nei vestiti e nel viso è evidente in ogni angolo dell'opera. Ogni singolo dettaglio, dai capelli alle mani, dalle pieghe dei vestiti alla forma dei corpi, mostra una grandezza tecnica che elevava la scultura a un livello assoluto di perfezione. Il marmo, tradizionalmente un materiale difficile da lavorare, è trasformato in una superficie levigata e morbida, quasi viva.

Una caratteristica importante è anche la resa delle espressioni facciali di Maria e Cristo. Maria, pur nella sua grande dolcezza, ha un volto che non esprime l'angoscia tipica di altre rappresentazioni della Pietà, ma una serenità trascendente. Cristo, invece, pur essendo un corpo senza vita, appare sorprendentemente riposato, come se la sua morte non fosse un atto di sofferenza, ma di trascendenza spirituale.

5. Simbolismo e Interpretazione
L'assenza di sofferenza estrema in Maria è stata spesso interpretata come un segno della sua fedeltà e del suo ruolo divino, come madre che accetta la morte del figlio non come un tragedia fisica, ma come un sacrificio divino. Maria non è distrutta dalla sofferenza, ma accetta il destino come parte di un progetto divino più grande.
La Pietà è anche un’opera che riflette l'idea di compassione e sacrificio, ma anche di resurrezione e redenzione, temi centrali nella teologia cristiana.
Il trattamento della figura di Cristo in maniera estremamente serena fa anche riferimento alla sua divinità, sottolineando che la sua morte non è un segno di sconfitta ma un atto salvifico.
6. Impatto e Ricezione
La Pietà di Michelangelo ha avuto un impatto immenso sulla scultura rinascimentale e ha influenzato profondamente i successivi sviluppi dell'arte. La perfezione della composizione, la realistica anatomia e l'espressione emotiva hanno fatto di questa scultura uno dei capolavori più ammirati e studiati nella storia dell'arte occidentale.

La scultura, inizialmente destinata alla Chiesa di San Pietro in Vincoli, è diventata famosa in tutto il mondo per la sua capacità di fondere l'ideale di perfezione formale con un'intensità spirituale che tocca l'anima di chi la osserva.

7.
La Pietà di Michelangelo è una delle vette più alte dell'arte rinascimentale, un capolavoro che, con la sua forza emotiva e la perfezione formale, continua a toccare profondamente chiunque la osservi. La scultura rappresenta non solo una delle massime espressioni del dolore umano, ma anche una riflessione sulla compassione, sul sacrificio e sulla redenzione. La sua bellezza e il suo simbolismo la rendono un’opera eterna, capace di parlare a generazioni di spettatori, ancora oggi, secoli dopo la sua realizzazione.

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