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Incoronazione della Vergine

Uffizi, Florence

L'"Incoronazione della Vergine" di Beato Angelico (fra Giovanni da Fiesole) è uno dei capolavori del Rinascimento italiano, realizzato intorno al 1434-1435. Il dipinto è oggi conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze ed è un esempio straordinario del genio artistico di Beato Angelico, uno dei più importanti esponenti della pittura religiosa dell'epoca. La sua produzione si caratterizza per l'uso di luminosità, dettaglio minuzioso, e una qualità spirituale che rende le sue opere non solo esteticamente raffinate, ma anche intensamente sacre.


L'opera fu realizzata probabilmente come parte di un ciclo di affreschi destinato ad adornare la Cappella di San Nicola nel convento di San Domenico a Fiesole, uno dei luoghi più importanti per l'ordine dei Domenicani di cui Beato Angelico faceva parte. Il dipinto rappresenta un episodio significativo della Madonna, che viene incoronata regina del cielo dal Cristo nella gloria celeste, un tema che sottolinea il ruolo intercessore della Vergine tra l'umanità e Dio.


L'"Incoronazione della Vergine" è un dipinto a tempera su tavola che presenta una scena solenne e spettacolare, con una composizione che sfrutta il simbolismo religioso e una profonda spiritualità. L'uso della luce e del colore è magistrale, e la composizione rivela l’influenza dell’arte gotica internazionale, ma anche una profonda ricerca verso un'arte più sobria, spirituale e “umana”, che segna il passaggio verso il Rinascimento.

1. La Madonna e Cristo
Al centro della composizione, la Vergine Maria è rappresentata seduta su un trono ornato di fiori, che simboleggiano la sua purezza e il suo ruolo di regina celeste. La Madonna è vestita di un manto rosso che denota il suo ruolo regale e un abito blu, colore tradizionale che simboleggia la purezza e la divinità. La testa coronata e il viso sereno esprimono la sua dignità di Madonna Regina. Il suo sguardo è rivolto in alto, sublime e sereno, ma al contempo sembra accompagnare la scena con una maestosa serenità, come se stesse assistendo alla sua incoronazione senza alcuna emozione di autocelebrazione, ma con una spiritualità che esprime un divino distacco.

Il Cristo si trova in piedi sopra la Vergine, sospeso in una nuvola di angeli e circondato da una luce divina. Il corpo di Cristo è reso con una grande solennità, e mentre la sua figura è magnificata dalla luce celeste, il suo volto non ha espressioni di trionfo. Con un gesto dolce e riservato, Cristo porge la corona alla Madonna, che simboleggia il regno eterno della Vergine come regina del cielo. Il gesto è di una grazia sublime e riverente, come se la regalità della Madonna non fosse una conquista terrena, ma un dono divino.

2. Gli Angeli
Intorno alla scena principale, una molteplicità di angeli circondano la Vergine e Cristo, con pose diverse e con strumenti musicali. Gli angeli sono rappresentati con un realismo delicato, che riflette la luminosità celeste. Ognuno di loro ha un abito riccamente decorato e una postura serena. Alcuni angeli suonano strumenti musicali come arpa, violino e cetra, simboli della lode divina. Altri angeli si trovano in piedi, in adorazione, mentre alcuni sembrano fluttuare nell’aria, quasi a sottolineare la dimensione ultraterrena della scena.

Gli angeli sono finemente dettagliati, con abiti riccamente drappeggiati e linee morbide. Il loro sguardo devoto e la delicatezza delle espressioni conferiscono alla scena una sensazione di armonia celeste e di pace, simile a una sinfonia divina che loda la Madonna e il Cristo.

3. La Composizione e lo Spazio
La scena si sviluppa verticalmente, con la Madonna al centro e gli angeli disposti in due file ordinate che circondano il momento del sacro atto dell'incoronazione. La composizione è simmetrica, una caratteristica che accentua la serenità e l'equilibrio della scena. La centralità della Madonna sottolinea il suo ruolo preminente nella tradizione cristiana e il fatto che Cristo e la Madonna siano all'interno di un cosmo spirituale che trascende il tempo e lo spazio.

L'architettura che sostiene la scena è realistica e solenne, e richiama le chiese gotiche con il suo uso di archi a sesto acuto e decorazioni dorate. Il trono della Vergine è riccamente adornato con decorazioni floreali e motivi geometrici, simbolo della sua purezza e perfezione.

4. Il Fondale e la Luce
Lo sfondo dell'opera è una vasta architettura sacra, che rappresenta un ambiente celestiale. Il fondo dorato suggerisce l'infinità divina, e la luce dorata che emana dalla figura di Cristo e dalla Madonna esprime la presenza divina e l'unione mistica tra i due. La luce si diffonde con un effetto radiante su tutta la scena, illuminando la Madonna e Cristo come se fossero una fonte di luce spirituale.

L'uso dell'oro è simbolico e non solo estetico: la luce divina è una costante visibile che unisce tutti gli elementi della scena, facendo sì che Cristo e la Vergine diventino canali attraverso i quali la grazia divina scende sulla Terra.

5. I Santi
In basso, a destra e a sinistra, sono rappresentati dei santi, probabilmente santi domenicani, in preghiera. La loro presenza sottolinea la connessione tra il sacro e il terreno, con i santi che testimoniano il potere intercessore della Vergine. Questi santi sono dipinti con grande attenzione ai dettagli, e le loro vesti richiamano la solennità della scena.

I santi sono ritratti con sensi di riverenza, ma anche con una profonda connessione spirituale alla scena celeste che si sta svolgendo sopra di loro.


Beato Angelico è noto per l'uso del colore luminoso e della finezza dei dettagli. La tempera su tavola gli permette di ottenere colori delicati, ma estremamente brillanti, che conferiscono all'opera un'aura di divinità. L’uso dell'oro e dei colori saturi crea una sensazione di luce mistica, che è amplificata dalle delicate sfumature nei vestiti dei personaggi, nei volti degli angeli, e nelle loro pose eleganti.
Le linee morbide, la stabilità compositiva, e la sincronia tra elementi figurativi e spaziali mostrano la profonda conoscenza delle regole rinascimentali di simmetria, ma Beato Angelico mantiene sempre un forte legame con l’arte gotica internazionale.


Il tema dell’Incoronazione della Vergine non è solo un'illustrazione della sua regalità celeste, ma un invito alla meditazione sulla maternità divina e sul ruolo di intercessione che la Madonna ha nella salvezza dell'umanità. La sua posizione centrale, circondata da angeli e santi, è il simbolo della sua importanza universale nella spiritualità cristiana.
L’oro che permea tutta l'opera simbolizza la luce divina che scende dall’alto, unendo il cielo e la terra. La presenza degli angeli con strumenti musicali, così come l’atteggiamento adorante dei santi, sottolinea la dimensione cosmica della lode a Cristo e alla Madonna, che sono i mediatori tra l’umanità e Dio.

L'Incoronazione della Vergine di Beato Angelico è un capolavoro che riflette l'armonia e la profonda spiritualità che caratterizzano la pittura del Rinascimento. La scena non è solo un atto di lode divina, ma un'interpretazione mistica e simbolica del ruolo della Vergine nella salvezza. Con la sua purezza stilistica, il dipinto non solo incanta con la sua bellezza, ma invita anche alla riflessione sul rapporto tra l'umano e il divino, mostrando come l'arte possa elevarsi verso una dimensione di santità e trascendenza.



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