Doppio ritratto dei duchi di Urbino
Uffizi, Florence

Il Doppio ritratto dei duchi di Urbino (detto anche Ritratto dei duchi Federico da Montefeltro e Battista Sforza) è una delle opere più celebri dell'artista Piero della Francesca, realizzata circa nel 1465 e conservata oggi nella Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino. Questo dipinto è una delle massime espressioni del Rinascimento italiano, che combina una grande raffinatezza tecnica con un profondo senso di simbolismo e di eleganza nel rappresentare la nobiltà e il potere.
Il quadro è un esempio straordinario di come il ritratto rinascimentale non solo documenti l'aspetto fisico dei soggetti, ma trasmetta anche la loro posizione sociale, le loro virtù e il loro prestigio attraverso una composizione equilibrata e ricca di significati. Il ritratto è uno dei più famosi esempi di ritratto bipartito, cioè diviso in due pannelli che raffigurano i coniugi separatamente, ma in modo da suggerire la loro unione simbolica.
Federico da Montefeltro era il duca di Urbino, una delle figure più influenti e rispettate della nobiltà italiana del XV secolo. Sposato con Battista Sforza, appartenente alla potente famiglia milanese degli Sforza, Federico fu un abile condottiero, ma anche un grande mecenate delle arti, che favorì la cultura e la diffusione delle arti nella sua corte. La sua corte, infatti, divenne un centro di cultura e conoscenza, e questo ritratto è stato commissionato proprio per celebrare l'immagine di questa coppia di governanti.
Piero della Francesca, uno dei più grandi maestri del Rinascimento, fu scelto per la commissione grazie alla sua abilità nel trattare i temi del ritratto con grande realismo e precisione. L'opera rappresenta un perfetto equilibrio tra la tradizione del ritratto medievale, ancora presente nel tratto simbolico, e le innovazioni rinascimentali, come la prospettiva e la rappresentazione della luce.
Il ritratto è composto da due pannelli separati, ma entrambi sono uniti nell’idea di raffigurare una coppia regale che condivide un legame non solo coniugale ma anche politico e sociale. La disposizione e la scelta dei dettagli suggeriscono non solo la personalità dei due soggetti, ma anche la loro condizione di potere e nobiltà.
1. Federico da Montefeltro (Pannello sinistro)
Federico da Montefeltro è rappresentato nel pannello di sinistra. La sua figura è dipinta con uno straordinario senso di realismo, che trasmette la sua gravitas e maestà. Federico è mostrato in profilo, una scelta che non è casuale, ma che riflette una convenzione stilistica comune nei ritratti dei condottieri dell'epoca, dove il profilo rappresentava simbolicamente la solidità, l'inviolabilità e la durezza di un uomo di potere.
La sua figura è austera, con i lineamenti marcati e decisi. È vestito con una corona di velluto scuro, che evidenzia la sua posizione di duca, e un abito ricco, che denota il suo rango e la sua potenza. La sua espressione è seria, senza alcuna traccia di emozioni o di umanizzazione, come se fosse una figura quasi distanziata dalla sua umanità, ma piuttosto focalizzata sulla sua posizione di potere e autorità. La sua narrazione visiva si concentra sulla virtù, sull’onore e sull’autorità che emana dal suo volto.
Un aspetto notevole è il naso rotto di Federico, probabilmente frutto di una ferita riportata in battaglia, che tuttavia non diminuisce la sua imponente presenza. In effetti, questo piccolo difetto fisico è stato utilizzato da Piero della Francesca non per evidenziare una debolezza, ma piuttosto per conferire al duca una vitalità e una forza ancora più tangibili. L’assenza di una visione frontale della figura di Federico crea un effetto di distanza e formalità, e l'immagine appare quasi come una medaglia o una moneta, simbolo di immortalità e potere indistruttibile.
La posizione della mano di Federico è anche importante: la mano destra, visibile, è poggiata sul pomello della spada, simbolo del potere militare e della sua abilità strategica. La mano di Federico sembra suggerire che egli è pronto all’azione, ma anche in controllo della situazione. L'ambiente dietro Federico è minimalista e austero, con una coltre azzurra che suggerisce la profondità dello spazio, ma senza distrazioni. La luce è gestita con grande maestria per evidenziare la solennità della figura.
2. Battista Sforza (Pannello destro)
Nel pannello di destra, la Duchessa Battista Sforza è rappresentata in una posizione simile a quella del marito, ma in questo caso l'artista opta per una visione frontale, enfatizzando la grazia e l’eleganza della sua figura. La posizione frontale di Battista, al contrario di quella profilo di Federico, suggerisce una figura che emana compassione, grazia e cura. La sua espressione è più dolce e affettuosa, ma non meno autorevole.
Battista è vestita con un sontuoso abito dalle tonalità di rosso e oro, simbolo della sua alta posizione sociale, ma il suo abito è molto meno pesante rispetto a quello del marito, riflettendo la sua eleganza femminile e il suo ruolo di consorte. Anche lei porta un copricapo elegante, decorato con perle, che indica il suo status aristocratico.
La sua bellezza è enfatizzata dalla cura nei dettagli del suo volto e del suo abbigliamento, che richiamano la simmetria e l’armonia, concetti cardine del Rinascimento. La luce su Battista è morbida, ma altrettanto incisiva, esaltando la sua figura con un effetto di contorno chiaroscuro che crea una sensazione di dolcezza e di pace. La sua postura è dignitosa, ma meno austera rispetto a quella di Federico, suggerendo il suo ruolo di compagna devota ma anche di sovrana di supporto.
L’ambiente che la circonda è simile a quello di Federico, ma più leggero, con colori più tenui che evocano un’atmosfera di serenità e di armonia domestica. Dietro la sua figura, si può vedere una parvenza di paesaggio che suggerisce la connessione della coppia con la natura e con il loro dominio territoriale.
3. Il Simbolismo e l’Uso della Prospettiva
L’opera è realizzata con una tecnica raffinatissima, che esalta la prospettiva e l’uso della luce per conferire un senso di solidità e profondità alla scena. Lo sfondo dell'opera, sebbene non dettagliato, suggerisce un paesaggio aperto, che simbolicamente lega i duchi alla loro terra e al loro popolo. La prospettiva lineare è applicata con molta attenzione, facendo sì che i volti dei duchi, posti in primo piano, sembrino emergere da uno spazio ben definito, mentre lo sfondo si dissolve in un’atmosfera calma e solenne.
Il Doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca non è solo una rappresentazione fisica di Federico da Montefeltro e Battista Sforza, ma un capolavoro che trasmette attraverso la composizione, la simbologia e l’uso della prospettiva il loro potere, la loro nobiltà e il loro ruolo come governanti. La scelta del profilo per Federico e la visione frontale per Battista creano un equilibrio perfetto, simbolizzando la loro complementarietà come coppia, unita non solo nel matrimonio ma anche nel governare il loro ducato con equilibrio, forza e compassione.