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Carità con quattro figli

Musei Vaticani, Città del Vaticano

La scultura "Carità con quattro figli" è un’opera significativa, e uno degli esempi più emozionanti e intensi dell'arte barocca. È un'opera che esprime in modo straordinario il concetto di carità materna, un tema che nell'arte ha una forte valenza simbolica e religiosa, evocando la virtù cristiana dell'amore disinteressato e della cura verso gli altri, in particolare i più deboli e bisognosi.

1.
La statua fu scolpita da Giovanni Lorenzo Bernini, uno dei massimi esponenti del barocco e celebre per la sua capacità di infondere nelle sculture un’intensa emotività e realismo. Bernini fu incaricato di questa opera dal Cardinale Scipione Borghese (un importante mecenate dell'epoca), per la Villa Borghese a Roma, dove fu collocata inizialmente nel 1619.

2. Descrizione dell'Opera
La scultura rappresenta una figura materna, la Carità, che tiene in braccio quattro bambini. È un soggetto che gioca su un simbolismo profondo, quello della maternalità e del dono incondizionato, ed è trattato con una grande maestria da Bernini, che riesce a catturare non solo il movimento fisico, ma anche un’intensa carica emotiva.

La figura della Carità
Carità è rappresentata come una madre amorevole e protettiva, la cui figura è avvolta da un delicato manto, che scivola con eleganza sui suoi piedi e sulle gambe. La sua postura, leggermente reclinata, dà l'idea di un movimento naturale, come se stesse proteggendo e accogliendo i suoi figli in un abbraccio affettuoso.
La figura ha un'espressione serena e materna, ma non priva di un'intensità che trasmette il sacrificio e l'amore profondo per i propri figli. La sua testa è leggermente inclinata, e il volto è caratterizzato da una dolcezza che rispecchia la sollecitudine materna.
I quattro figli
I quattro bambini che la madre tiene in braccio sono diversi per postura, età e atteggiamento, e rappresentano simbolicamente le diverse fasi della vita umana.
Il bambino più piccolo si trova nelle braccia di Carità ed è con il volto nascosto nel seno materno, esprimendo un'innocenza assoluta e una dipendenza totale dalla madre.
Gli altri tre bambini si trovano in posizioni più attive, con alcuni dei volti rivolti verso l'osservatore, mentre altri sono più orientati verso la madre, quasi in segno di fiducia e riconoscenza.
Il bambino nella parte inferiore della composizione ha una posizione più dinamica, come se stesse cercando di sollevarsi e di cercare un contatto diretto con la madre.
Questi quattro figli sono realizzati con un grande senso del realismo, ciascuno con caratteristiche individuali, il che dimostra la capacità di Bernini di infondere nelle sue figure scultoree una straordinaria umanità.

3. Tecnica e Stile
Bernini, attraverso l'uso del marmo bianco, riesce a infondere alle figure una sensazione di vita e movimento, elementi tipici dello stile barocco. La sua abilità nel modellare il marmo, rendendo le stoffe morbide e trasparenti, il volto di Carità luminoso e ricco di dettagli, e i corpi dei bambini scolpiti con una straordinaria precisione anatomica, conferisce all'opera una sensazione di verità e spontaneità.

Il manto di Carità è trattato con un virtuosismo tale che sembra quasi fluire come una stoffa leggera, ma robusta allo stesso tempo, donando all’intero gruppo una grande armonia. L'uso del chiaroscuro, in particolare nelle pieghe delle vesti e nei volti, aumenta il dramma visivo e crea un'effetto di profondità che arricchisce la scultura.
Il Contrasto tra la Maternalità e il Sacrificio
La scelta di rappresentare la Carità con quattro figli non è solo una scena di affetto familiare, ma sottintende anche un elemento di sacrificio. La madre non è semplicemente una figura passiva che accudisce i figli, ma una figura attiva che porta la pesantezza del suo amore. Il suo gesto è quello di abbracciare, di offrire una protezione totale, ma questo gesto implica anche un elemento di sacrificio e di dono totale, temi che si legano anche alla spiritualità cristiana.

4. Significato e Simbolismo
Carità è una delle tre virtù teologali (insieme a Fede e Speranza) che nell'arte cristiana sono rappresentate come espressioni fondamentali dell'amore divino. In questo caso, la Carità è rappresentata come una madre che simboleggia l'amore incondizionato che una madre ha verso i propri figli, ma anche l'amore che Dio ha per l'umanità.
I quattro bambini possono essere visti come allegorie dei quattro angoli del mondo, che vengono nutriti e protetti dalla carità universale. L'opera sembra suggerire che l'amore materno si estenda a tutti, e che la carità non si limita alla propria famiglia, ma si espande a tutta l'umanità.
Il gesto di abbracciare e proteggere è un atto che richiama anche la compassione divina, simboleggiando la misericordia di Dio nei confronti degli esseri umani. Il sacrificio materno è visto come un emblema della capacità di sacrificarsi per amore.
5. Impatto e Reception
Questa scultura è stata acclamata per la sua intensità emotiva e per la grandezza con cui Bernini ha saputo trattare il tema della maternità e della carità. L’opera risalta non solo per la qualità tecnica, ma anche per la forza emotiva che riesce a trasmettere: la dolcezza della madre che abbraccia i figli, ma anche il suo sacrificio.

La scultura è stata spesso oggetto di studio e di ammirazione per l’incredibile realismo e per l’abilità di Bernini nel rappresentare il movimento e l’emozione. La Carità con i suoi figli esprime una potenza visiva che va oltre la semplice rappresentazione materna, e diventa un simbolo universale di amore, cura e sacrificio.

6.
La "Carità con quattro figli" di Bernini è un'opera che incarna la bellezza e la profondità della virtù cristiana della carità. Con la sua maestria tecnica e la sua intensa espressione emotiva, questa scultura non solo celebra l’amore materno, ma invita anche a riflettere sul sacrificio, sulla compassione e sull’amore universale, temi che rimangono eterni e sempre attuali. La sua presenza nei Musei Vaticani è un esempio perfetto di come l'arte possa raccontare storie di umanità e di speranza, rendendo palpabili emozioni che risuonano attraverso i secoli.



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