top of page
Elitaly logo transparent.png

Ascensione di Cristo; Adorazione dei Magi; Presentazione di Gesù al tempio

Uffizi, Florence

Le tre opere – Ascensione di Cristo, Adorazione dei Magi e Presentazione di Gesù al Tempio – appartengono a un ciclo di pitture di Giovanni Battista Tiepolo, uno dei maggiori pittori del Settecento italiano, famoso per la sua grandiosità compositiva, la sua padronanza della luce e del colore, nonché per l'eleganza dei suoi soggetti sacri. Sebbene Tiepolo sia stato noto per la sua abilità nelle decorazioni e nelle scene mitologiche, le sue opere religiose sono di uguale rilievo, mostrando la sua maestria nell'affrontare temi religiosi con una grazia unica.

Nel caso specifico, queste tre composizioni fanno parte di un ciclo di affreschi destinati a decorare una chiesa o un edificio religioso, come accadeva frequentemente per le opere commissionate in epoca barocca. Tiepolo sapeva mescolare la potenza emotiva della tradizione religiosa con la raffinatezza stilistica tipica del Rococò (un'evoluzione del Barocco, caratterizzata da maggiore leggerezza, ornamentazione e luminosità).

1. Ascensione di Cristo
L'Ascensione di Cristo è una rappresentazione tradizionale del momento in cui Gesù, dopo la sua risurrezione, ascende al cielo davanti agli occhi degli apostoli e dei discepoli. Quest'opera fa parte di una lunga tradizione pittorica che mostra Cristo mentre si solleva verso il cielo, mentre i discepoli rimangono a guardare, spesso con espressioni di stupore e meraviglia.


Nel dipinto di Tiepolo, l'Ascensione è rappresentata con un drammatico contrasto di luci e ombre, che accentua la scena miracolosa. Cristo, al centro della composizione, è sollevato in una sorta di spettacolare movimento ascensionale, con un gioco di corpo curvato e veste fluente che suggerisce l'idea di leggerezza e di energia trascendentale. Le vesti di Cristo sono dipinte con una luce intensa, come se brillassero, dando l'impressione che sia divinamente trasfigurato mentre si allontana dalla terra.

I discepoli e gli apostoli sul fondo sono ritratti in diverse posizioni, alcuni con mani tese verso il cielo, altri inginocchiati, mentre angeli li circondano, in un movimento che appare quasi come un seguito in cui il corpo di Cristo viene sostenuto dai divini messaggeri. Tiepolo gioca magnificamente con le luminosità per accentuare l'effetto celeste: il cielo sopra Cristo è reso in tonalità di azzurri, bianco perlaceo e oro, mentre la terra e gli esseri umani sono più sommessi in termini di colore e contrasto, enfatizzando il distacco tra il divino e l'umano.

2. Adorazione dei Magi
L'Adorazione dei Magi è un altro soggetto religioso molto amato dalla tradizione cristiana. Rappresenta i tre Re Magi (Melchiorre, Baldassarre e Gaspare) che giungono ad adorare il Bambino Gesù, portando in dono oro, incenso e mirra, sotto lo sguardo della Vergine Maria e di San Giuseppe.


Nel dipinto di Tiepolo, l’Adorazione dei Magi è una scena solenne, ma nello stesso tempo arricchita da una sorta di eleganza rococò, con l’uso di colori tenui e un'attenzione al movimento fluido delle vesti e delle figure. I Maggi, rappresentati con indumenti riccamente decorati, sono disposti in modo da formare una composizione equilibrata e dinamica attorno alla Madonna e al Bambino, ma ognuno ha una propria individualità espressa nelle pose e nell'atteggiamento.

I Maggi sono genuflessi e offrono i loro doni con gesti teatrali: il gesto del dono, infatti, è enfatizzato per accentuare il momento di adorazione solenne. La Madonna tiene il Bambino con una postura serena, ma anche protettiva. La scena è ambientata in un ampio spazio luminoso, con il soffitto che sembra aprire il cielo a una luce dorata. Il paesaggio che fa da sfondo è dolcemente sfumato, con tonalità di azurro, giallo pallido e marrone chiaro, per dare una sensazione di profondità e di apertura verso il sacro. Gli angeli, che appaiono nella parte superiore della composizione, sembrano “sospesi” nell'aria e formano un contorno quasi circolare intorno alla scena, accentuando la solennità del momento.

Tiepolo enfatizza il contrasto tra la sacralità della scena e la raffinatezza barocca, attraverso un’attenzione particolare alla luce e al colore. La luce dorata che emana da Cristo Bambino avvolge la scena in un alone di divinità, mentre i Maggi sembrano essere rapiti da questa luce.

3. Presentazione di Gesù al Tempio
La Presentazione di Gesù al Tempio è un episodio tratto dal Vangelo di Luca (2, 22-38), in cui Maria e Giuseppe portano il Bambino Gesù al Tempio di Gerusalemme per adempiere alla legge mosaica, dove incontrano il Vecchio Simeone e la Profetessa Anna. Questo momento è uno dei temi ricorrenti nella pittura cristiana, simbolizzando l'inizio della vita pubblica di Cristo e il suo destino divino.


Nel dipinto di Tiepolo, l’incontro tra i genitori di Gesù e Simeone avviene con grande solennità e con una composizione dinamica, arricchita dal drammatico gioco di luce e ombre. Al centro della scena c'è Maria, che porge il Bambino Gesù a Simeone, il quale, preso dallo stupore e dalla divina rivelazione, solleva le braccia verso il cielo con un’espressione di profonda emozione.

La scena è ambientata all’interno di un tempio, con un’architettura maestosa sullo sfondo, che evoca la grandezza della legge mosaica. L’alto soffitto e le colonne dorate aggiungono un senso di maestosità, ma allo stesso tempo, il viso di Simeone è il punto focale del dipinto, che esprime un senso di purezza e di profonda fede. La scena è intrisa di luce celestiale, che emana dal Bambino Gesù, illuminando non solo Maria e Giuseppe, ma anche il volto di Simeone.

Tiepolo utilizza una palette luminosa, con toni dorati e azzurri che evocano l’idea di trascendenza. Le figure sono morbide e i gesti, pur nella loro grandiosità, sono naturali e pieni di grazia. La profetessa Anna è situata più in disparte, ma il suo sguardo benevolo e il suo atteggiamento di venerazione completano la scena.


Le tre opere – Ascensione di Cristo, Adorazione dei Magi e Presentazione di Gesù al Tempio – sono esempi straordinari del talento di Giovanni Battista Tiepolo, capace di unire solennità religiosa e raffinata bellezza visiva. La sua abilità nell’utilizzare la luce, il colore e la composizione dinamica rende queste scene sacre uniche, esprimendo non solo la sacralità dei momenti, ma anche la majestà del divino e l’interconnessione tra il cielo e la terra. Queste opere rappresentano magnificamente la capacità del pittore di fondere la tradizione religiosa con un linguaggio visivo in grado di coinvolgere profondamente lo spettatore.

bottom of page